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Comunismo

Una buona notizia per i cristiani vietnamiti

Il governo comunista ha deciso di invitare il Papa a visitare il paese e ne ha dato annuncio durante una visita del capo dello stato all’arcidiocesi di Hue

È stata accolta con gioia dai cattolici vietnamiti la notizia che il governo ha deciso di invitare il Papa a visitare il paese. “L’annuncio del governo – informa l’agenzia di stampa AsiaNews – è giunto a margine della visita che il presidente vietnamita ha compiuto alla vigilia del Natale all’arcidiocesi di Hue, la Chiesa locale in cui ha sede anche il santuario di Nostra Signora di La Vang, cuore della devozione del popolo vietnamita. Rivolgendosi all’arcivescovo, monsignor Joseph Nguyen Chi Linh, ai sacerdoti e ai fedeli dell'arcidiocesi, Vo Van Thuon ha sottolineato il contributo dei cattolici allo sviluppo del Paese”. Lo stato di salute del Pontefice difficilmente gli consentirà di intraprendere il viaggio, ma l’invito in sé suscita speranza in un miglioramento della situazione dei cristiani vietnamiti, non solo di quelli cattolici. Nelle scorse settimane, intervistato da AsiaNews durante il suo soggiorno a Roma in occasione del Sinodo, monsignor Louis Nguyen Anh Tuan, vescovo di Ha Tinh, aveva detto di sperare in una visita del Papa e aveva illustrato una differenza decisiva, a suo parere, tra la Cina e il Vietnam: “la Cina è una nazione molto grande, il suo governo è forte, vuole controllare. Il governo vietnamita, invece, ha bisogno del mondo, cerca l’aiuto delle altre nazioni nella sfera economica. Vuole dire al mondo che oggi il Vietnam è un Paese aperto e si fida dei cattolici”. Il Vietnam, come la Cina, è governato da un regime comunista e i cristiani subiscono un elevato livello di persecuzione, colpiti sia da parte delle autorità governative sia da parte della popolazione spesso ostile, soprattutto in alcune regioni, alle minoranze etniche convertite al cristianesimo. Open Doors, l’organizzazione non governativa che nel proprio Indice mondiale dei 50 paesi in cui i cristiani sono più perseguitati nel 2023 colloca il Vietnam al 25° posto, spiega che “la pressione sui cristiani e la violenza nei loro confronti è più grave tra le minoranze etniche negli Altopiani Centrali e Nord-Occidentali. I cristiani di origine buddista o animista affrontano la persecuzione più forte, non solo da parte delle autorità, ma anche dalle loro famiglie e comunità. Molti vietnamiti seguono l’antica tradizione di venerare antenati e spiriti, specialmente nelle zone rurali. Chi decide di non aderire a queste tradizioni si pone al di fuori della famiglia e della comunità e viene quindi sottoposto a forti pressioni per farne nuovamente parte”.