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MARCIA PER LA VITA

Un video concorso per i migliori registi pro-life

La Marcia per la Vita – iniziativa volta alla tutela della sacralità della vita umana - si svolgerà il prossimo 8 maggio a Roma, ma è bene mettersi in cammino fin da ora. E così il Comitato organizzatore ha lanciato lo scorso 8 dicembre il “Video-contest Difendi la vita”. Si tratta di un concorso per video-maker o aspiranti tali.

Vita e bioetica 20_12_2015
Il logo della Marcia per la Vita

La Marcia per la Vita – iniziativa volta alla tutela della sacralità della vita umana - si svolgerà il prossimo 8 maggio a Roma, ma è bene mettersi in cammino fin da ora. E così il Comitato organizzatore ha lanciato lo scorso 8 dicembre il “Video-contest Difendi la vita” (qui il regolamento: http://www.marciaperlavita.it/regolamento-video-contest-difendi-la-vita-2015/). 

Si tratta di un concorso per video-maker o aspiranti tali. I partecipanti dovranno realizzare un breve video «sul tema della difesa e del valore della vita, contro la cultura di morte dilagante nella nostra società», come si legge nel regolamento. Si precisa poi che «sono ammesse tutte le tecniche audiovisive: dal cartone animato alla keep/stop motion, dal filmato girato in modo amatoriale con il cellulare al video in alta risoluzione». In premio non ci sono utilitarie o weekend in qualche Spa del Trentino, bensì qualcosa di ben più significativo. Tre viaggi con tre destinazioni differenti: Washington, Parigi e Roma per partecipare alle rispettive marce per la vita.

L’evento Marcia, ormai giunto al suo sesto appuntamento, assomiglia sempre di più negli anni a un organismo in via di sviluppo. La Marcia di maggio ne è la testa e il cuore, ma poi vi sono altri organi che, come nel feto nel grembo della madre, piano piano stanno prendendo forma. Pensiamo alle molteplici conferenze e convegni che nei giorni precedenti o immediatamente successivi al giorno della Marcia si svolgono a Roma su temi eticamente sensibili. Agli innumerevoli articoli che precedono o che commentano l’evento. E ora questa novità del video contest che fa diventare la Marca sempre più un think tank dei principi non negoziabili e un evento culturale che vuole incidere il pensiero e i costumi delle persone.

Con questo concorso lo spirito della Marcia non viene imbottigliato nella sola giornata in cui si sfila per le vie di Roma, bensì vuole diventare fatto quasi quotidiano, perché ogni giorno in Italia moltissimi bambini muoiono per aborto o per fecondazione artificiale. Diventa fatto quotidiano perché, come si può leggere nel regolamento, i video ammessi alla competizione saranno caricati sul sito Youtube e potranno essere votati da tutti (e i vari “Mi piace” rappresenteranno una quota del voto finale). I messaggi pro vita contenuti in queste prove di autore da una parte avranno allora una visibilità massiva che solo la rete può promettere e dall’altra saranno un quotidiano elogio alla vita.

Il concorso si rivolge a tutti come abbiamo accennato, ma è chiaro che destinatari privilegiati saranno i giovani, quei nativi digitali che usano smartphone, video camere, software per computer grafica di animazione come i nativi cartacei usavano la Olivetti Lettera 35. Questa è un’altra intuizione felice degli organizzatori. Che il mondo digitale e l’informatica siano usati una buona volta a fin di bene (su Youtube i video più cliccati dai giovani sfiorano la demenza) e che per diffondere un messaggio a tutela della vita nascente e morente si utilizzi una forma di comunicazione non stantia e noiosa – vera specialità dei cattolici – ma attrattiva, fresca ed innovativa. 

In giro per l’Italia sezioni del Movimento per la Vita, Centri di Aiuto alla Vita e associazioni pro-life hanno anche loro promosso negli anni passati concorsi artistico-letterari e musicali tra i giovani, coinvolgendo soprattutto le scuole. I risultati sono sempre stati sorprendenti soprattutto per le idee non certo stereotipate che i ragazzi riescono a partorire e la qualità delle creazioni. Non sono mancate anche storie di conversioni dal credo abortista a quello della vita. Perché quando metti le mani in pasta e produci del tuo, ecco che le cortine fumogene del qualunquismo ideologico svaniscono e le parole aborto, fecondazione artificiale ed eutanasia smettono di apparirti come diritti civili ma assumono le sembianze che hanno in realtà. Forme sofisticate di omicidio.