Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pascasio Radberto a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La morte di Giuseppe

Non è costui il falegname, il figlio di Maria? (Mc 6, 3)

Schegge di vangelo 06_02_2019

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando. (Mc 6, 1-6)

Leggendo i racconti della Passione, ci potremmo chiedere come mai Giuseppe non sia anche lui sotto la croce con la sua sposa a soffrire per la morte del figlio. Si ritiene che il padre putativo di Gesù fosse già morto e diversi indizi lo confermano. Ad esempio quando viene disprezzato nei luoghi dove aveva vissuto la Sua infanzia Gesù viene definito "il figlio di Maria". Per la società del tempo è assai strano che non venga citato il padre, vista l'importanza per i popoli antichi della genealogia in linea maschile. Questo conferma come molto probabile, l'ipotesi che Giuseppe fosse già morto.