Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santi Filippo e Giacomo il Minore a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il frutto della vite

Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. (Gv 15,1-8)

Schegge di vangelo 02_05_2018

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». (Gv 15,1-8)
 

Desideriamo essere uniti alla vite come tralci vigorosi e fecondi. Desideriamo rimanere con il Signore Gesù e nel Signore Gesù, diventando suoi familiari. Nel Vangelo, ripreso dalla scorsa domenica, Gesù insiste: solo chi è attaccato a Lui porta frutto: vita, amore, speranza, pace, e tutto il bene che attendiamo e di cui abbiamo bisogno. Tutte le cose che possiamo fare, non giungono a produrre il succo buono della vite, se non siamo uniti a Lui con la mente, il cuore, il desiderio, la volontà.