Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Luigi Maria Grignion di Montfort a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Guardare Cristo

Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». (Lc 23,35-43)

Schegge di vangelo 20_11_2016
Vangelo

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». (Lc 23,35-43)

Cristo è re? Che cosa può comandare dalla croce? Tutti i poteri sono contro di lui: Erode, Pilato, capi, soldati, folla. Gli sono rimasti accanto la madre, pochi amici e due condannati. Come ha fatto il cosiddetto ‘buon ladrone’ a riconoscere che quell’Uomo era diverso? Come ha potuto fidarsi ed affidarsi? Cosa ha visto? Cristo pativa ‘la stessa pena’ in un modo diverso, impossibile all’uomo. La sua croce faceva intravvedere un altro mondo. Accade ancora a chi guarda il Crocifisso risorto.