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Müller

"È la protestantizzazione della Chiesa"

"Siamo di fronte a un clamoroso processo di protestantizzazione". Lo dice il cardinale Müller in un'intervista a tutto campo sulla crisi attuale di fede di molti vescovi. Soprattutto tedeschi: "Cercano un angolino per la Chiesa dove possa sopravvivere in pace. Quindi tutte le dottrine della fede che si oppongono al mainstream, al consenso della società, devono essere riformate".

Ecclesia 29_06_2018

Il Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Gehrard Müller, in un’intervista al Catholic World Report lancia il suo allarme per una Chiesa che si sta convertendo al mondo, invece che cercare di convertire il mondo a Dio. Ne abbiamo tradotto alcuni brani, che ci sono parsi particolarmente interessanti.

L’intervisatore rileva che dal 2014 c’è stata nella Chiesa una continua serie di conflitti e tensioni che coinvolgono molti vescovi tedeschi. E chiede al porporato quale sia il background di questo fenomeno.

"Un gruppo di vescovi tedeschi con il loro presidente alla guida si vedono come quelli che definiscono il trend della Chiesa cattolica in marcia verso la modernità. Considerano la secolarizzazione e la decristianizzazione dell’Europa come uno sviluppo irreversibile. Per questa ragione la Nuova Evangelizzazione – il programma di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI – è ai loro occhi una battaglia contro il corso oggettivo della storia, assomiglia alla battaglia di don Chisciotte contro i mulini a vento.. Cercano un angolino per la Chiesa dove possa sopravvivere in pace. Quindi tutte le dottrine della fede che si oppongono al mainstream, al consenso della società, devono essere riformate.

Una conseguenza  di questo è la richiesta della Santa Comunione anche per le persone che non hanno la fede cattolica, e anche per quei cattolici che non sono in stato di grazia santificante. Sempre nell’agenda ci sono: benedizione per le coppie omosessuali, intercomunione con i protestanti, relativizzazione dell’indissolubilità del matrimonio sacramentale, l’introduzione dei viri probati con l’abolizione del celibato sacerdotale, approvazione delle relazioni prima e fuori del matrimonio. Questi sono gli obiettivi, e per raggiungerli sono disposti ad accettare anche la divisione nella conferenza episcopale.

I fedeli che prendono seriamente la dottrina cattolica e la professione di fede cattolica sono marchiati come conservatori e spinti fuori dalla Chiesa cattolica, esposti alla campagna diffamatoria del media liberal e anti-cattolici.

Per molti vescovi, la verità della rivelazione e della professione cattolica di fede sono solo una variabile in più nelle politiche di potere intra ecclesiali. Alcuni di loro citano accordi individuali con papa Francesco e pensano che le loro dichiarazioni in interviste con giornalisti e figure pubbliche che sono tutt’altro che cattolici offrano una giustificazione per annacquare verità definite infallibili, i dogmi. Per dirla tutta, stiamo di fronte a un clamoroso processo di protestantizzazione.

Oggi, per molte persone essere accettate dai media è più importante della verità, per cui dobbiamo anche soffrire. Pietro e Paolo patirono il martirio per Cristo in Roma, il centro del potere in quei giorni. Non erano celebrati dai reggitori di questo mondo come eroi, ma piuttosto scherniti come Cristo sulla croce. Non dobbiamo mai dimenticare la dimensione martirologica del ministero petrino e dell’ufficio episcopale".

Ma, chiede CWR, perché, specificamente, alcuni vescovi tedeschi desiderano permettere che la Santa Comunione sia data ai protestanti regolarmente?

"Nessun vescovo ha l’autorità di amministrare la Santa Comunione a cristiani che non sono in piena comunione con la Chiesa cattolica. Solo in una situazione dove ci sia pericolo di morte un protestante può chiedere l’assoluzione sacramentale e la Santa Comunione come un Viatico, se condivide l’intera fede cattolica e quindi entra in piena comunione con la Chiesa cattolica, anche se non ha ancora dichiarato la sua conversione ufficialmente. Sfortunatamente persino i vescovi oggi non conoscono più la fede cattolica nell’unità della comunione sacramentale ed ecclesiale, e giustificano la loro infedeltà alla fede cattolica con presunte preoccupazioni pastorali o con spiegazioni teologiche, che, comunque, contraddicono i principi della fede cattolica. Ogni dottrina e prassi deve essere fondata sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione apostolica, e non deve contraddire i precedenti pronunciamenti dogmatici del Magistero della Chiesa".

La domanda successiva riguarda la salute della fede cattolica in Germania e in Europa. Ecco la risposta di Mueller:

"Ci sono molte persone che vivono la loro fede, amano Cristo e la sua Chiesa, e pongono ogni loro speranza in Dio, in vita e in morte. Ma fra di loro ce ne sono anche non pochi che si sentono abbandonati e traditi dai loro Pastori. Essere popolare nell’opinione pubblica è oggigiorno il criterio per un presunto buon vescovo o prete. Stiamo vivendo la conversione al mondo, invece che a Dio, contro le parole dell’Apostolo Paolo: “Sto cercando il favore degli uomini, o di Dio? O sto cercando di compiacere gli uomini? Se stessi compiacendo gli uomini, non sarei un servitore di Dio” (Gal. 1:10).

"Abbiamo bisogno di preti e vescovi che siano pieni di zelo per la casa di Dio, che si dedichino interamente alla salvezza degli esseri umani nel pellegrinaggio di fede alla nostra casa eterna. Non c’è un futuro in assoluto per il Cristianesimo Light. Abbiamo bisogno di cristiani con spirito missionario".

La Congregazione per la Dottrina della Fede di recente ha ribadito l’insegnamento perenne della Chiesa in base al quale le donne non possono essere ordinate preti. Perché lei pensa che questo insegnamento che è stata ripetuto varie volte in tempi recenti continua a essere contestato da molti nella Chiesa?
Sfortunatamente ora la Congregazione per la Dottrina della Fede non è particolarmente stimata e non viene riconosciuto il suo significato per il primato petrino. La Segreteria di Stato e il servizio diplomatico della Santa Sede sono molto importanti per le relazioni della Chiesa con i vari Stati, ma la Congregazione per la Dottrina della Fede è più importante per la relazione della Chiesa con il suo Capo da cui procede ogni grazia. La fede è necessaria per la salvezza; la diplomazia papale può compiere un sacco di bene nel mondo. Ma la proclamazione della fede e la dottrina non devono essere subordinate alle esigenze e condizioni dei giochi di potere terreni. La fede sovrannaturale non dipende dal potere terreno".

Infine si tocca il problema dell’omosessualità, e di come nel mondo cattolico stiano avanzando proposte “pro gay”. 

"L’uomo è creato per la donna, e la donna per l’uomo. L’obiettivo della comunione coniugale non è il potere dell’uno sull’altro, ma l’unità nell’amore che si dà, in cui entrambi crescono e insieme raggiungono lo scopo in Dio. L’ideologia sessuale che riduce un essere umano al piacere sessuale è di fatto ostile alla sessualità, perché nega che l’obiettivo del sesso e dell’eros è l’agape. Un essere umano non può permettere di essere degradato allo status d'un animale un po’ più sviluppato".