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Omoeresie

Bergamo, veglia antiomofobia con il vescovo

A Bergamo si è svolta una veglia antiomofobia in una chiesa cattolica presenti i rappresentanti della chiesa Valdese e il vescovo Francesco Beschi.

Gender Watch 22_05_2019

Il 16 maggio scorso si è svolta presso la chiesa di San Fermo a Bergamo una veglia di preghiera contro l’omofobia. L’evento è stato organizzato dal gruppo «La creta» e dalla Chiesa valdese di Bergamo. Presente anche il vescovo Francesco Beschi il quale commentando la frase del profeta Isaia «Perché tu sei prezioso ai miei occhi», ha detto: «Sono parole forti. La comunità cristiana deve riflettere questo sguardo verso ogni persona. Il disprezzo è diffuso e alimentato in tante occasioni, insieme all’umiliazione e al rifiuto. Non sia mai così lo sguardo dei cristiani, che deve farsi anche alimento di una cittadinanza fraterna, perché ogni persona è portatrice di diritti e di doveri».

Bene pregare per quelle persone omosessuali ingiustamente discriminate? Sì. Male indire una veglia di preghiera, sia perché il numero di persone omosessuali ingiustamente discriminate è così esiguo da non giustificare queste come molte altre veglie di preghiere in giro per l’Italia – quante veglie di preghiere vengono proposte per i bambini abortiti che sono arrivati alla cifra di 6 milioni? – sia soprattutto perché queste veglie veicolano l’idea che l’omosessualità e la fede in Cristo possano andare a braccetto (molte le testimonianze in queste veglie di persone che si definiscono omosessuali e cattolici). Insomma, bene accogliere la persona omosessuale, male accogliere l’omosessualità.

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