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Il viaggio in Ungheria parte da Santa Maria Maggiore
Un gesto di affidamento ormai consueto, ripetuto nei momenti salienti del pontificato, e domani la partenza per la tre giorni ungherese.
UE, USA e lobby: tutti contro l’Ungheria che cerca la pace
Il belga Verhofstadt chiede di sospendere il diritto di voto di Budapest nei Consigli europei, dopo la decisione ‘attendista’ del Parlamento ungherese sull’ingresso della Svezia nella Nato. È l’ultimo di una serie di attacchi contro l’Ungheria conservatrice e cristiana, avversata dall’UE, dagli USA di Biden e dalle lobby Lgbt.
Francesco in Ungheria dal 28 al 30 aprile
Confermata la "tre giorni" ungherese del Papa, spicca l'ormai immancabile tappa dai gesuiti locali.
Da Margherita d’Ungheria a Francesco II, quante aureole nobili
Scorrendo le biografie di principi e principesse, re e regine, si incontrano non poche figure di cui la Chiesa ha riconosciuto la santità o avviato la causa di beatificazione. Ecco una rassegna, non esaustiva: da santa Margherita d’Ungheria, celebrata oggi, a Francesco II delle Due Sicilie.
Santa Margherita d’Ungheria
La sua fu una famiglia fuori dal comune. Sua zia era la celebre sant’Elisabetta. La beata Iolanda e santa Kinga di Polonia erano sue sorelle maggiori. Lei scelse la vita religiosa, svolgendo in monastero i lavori più umili e meditando in particolare sulla Passione di Gesù
Europa punta su coppie gay, Ungheria e Polonia staccano tutti
L'Ue conferma le sue politiche rivoluzionarie in tema di adozioni Lgbt e maternità surrogata. Mentre Polonia e Ungheria staccano tutti con proposte di sostegno famigliare uniche e di vasto respiro. L'Italia prenda nota.
Santa Elisabetta d’Ungheria
Fu principessa, sposa, madre di tre figli, vedova e terziaria francescana. Arrivò a mendicare per poveri e ammalati. Per il suo sostegno ai frati presenti in Turingia, san Francesco d’Assisi le mandò un messaggio pieno di benedizioni. A lei sono intitolate diverse congregazioni, che continuano la sua opera di dedizione agli infermi
Ungheria e Polonia, vittime del paternalismo democratico dell'Ue
Parlamento europeo contro Ungheria e Polonia. Nella relazione del 15 settembre, il Parlamento ha declassato l'Ungheria ad "autocrazia elettorale" e non più una piena democrazia, dando spazio alla narrazione dell'opposizione ungherese. Il suggerimento della maggioranza dei partiti è quello di privare il Paese del diritto di voto in Consiglio e dei necessari fondi europei (a cui l'Ungheria stessa contribuisce, per altro). Ma anche la Polonia resta nel mirino, dal 2017. E non ha ancora ricevuto i soldi del Recovery Fund. La pressione delle lobby abortiste, in entrambi i casi, è molto forte sui partiti europei.
- IL PD NON PARLA DI ITALIA di Ruben Razzante
Santo Stefano d’Ungheria
Primo re ungherese, fu decisivo per la cristianizzazione del Paese magiaro. In Ungheria la sua festa liturgica ricorre il 20 agosto, che è al tempo stesso festa nazionale, perché si commemorano sia la traslazione delle sue reliquie sia la fondazione dello Stato
L'Ue Lgbt deferisce l'Ungheria alla Corte di Giustizia
La Commissione von der Leyen ha deferito l’Ungheria alla Corte di Giustizia dell’Unione europea per la legge anti-pedofilia, che accresce la protezione dei bambini e vieta di fare propaganda Lgbt verso i minori. Bruxelles continua la sua guerra anche alla Polonia, tenendo bloccati i fondi del Recovery Plan per l’opposizione del Paese ai dogmi abortisti e arcobaleno.
Ungheria, Polonia: il Papa le ringrazia, l'Ue le bacchetta
Papa Francesco ha ringraziato la Polonia per il suo sforzo titanico che sta compiendo nell'accoglienza di quasi 3 milioni di profughi di guerra ucraini. Ed ha ricevuto Orban, donandogli una medaglia di San Martino, riconoscendo il suo altruismo. Ma l'Ue non aiuta i due Paesi e insiste nel volerli punire, accusandoli di violare i valori europei.
La guerra di Bruxelles contro Ungheria e Polonia. E contro ogni buon senso
L'Ungheria rinnova la fiducia ad Orban rieleggendolo. E Bruxelles ha pronta la rappresaglia: niente fondi del Recovery, congelati in nome del rispetto dello stato di diritto. Risposta prevista e prevedibile, che però dimostra quanto l'Ue sia diventata un super-Stato che punisce o premia, a seconda della fedeltà dei membri ai "suoi" valori. Ed anche il Recovery per la Polonia è ancora in sospeso, in attesa di approvazione, perché Bruxelles pretende che il governo smantelli la sua riforma della giustizia. Nonostante la Polonia accolga milioni di profughi di guerra dall'Ucraina, Bruxelles continua a combattere la sua guerra interna.