Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina da Siena a cura di Ermes Dovico
il 7 maggio l'extra omnes

Drammatico scontro fra cardinali: Becciu fuori dal Conclave

Ascolta la versione audio dell'articolo

Dopo una Congregazione "infuocata", il cardinal Becciu decide di fare un passo indietro e di chiamarsi fuori dalla corsa del Conclave. Spuntano i due documenti scovati per mettere fuori gioco il porporato, ma sulle accuse stanno uscendo nuovi particolari che infittiscono il giallo. Il Conclave inizierà il 7 maggio.

- Francesco e il mondo Lgbt, strategia rivoluzionaria, di T. Scandroglio

Ecclesia 29_04_2025 English

Volano coltelli nella quinta congregazione. Alla fine i due documenti del Papa per mettere fuorigioco il cardinale Angelo Becciu sono saltati fuori. Tanto si era parlato nei giorni scorsi di due lettere firmate «F» ma la conferma davanti a tutti i cardinali che il Papa avesse messo la sua decisione nero su bianco si è avuta solo ieri. Alcune carte sono state mostrate ieri in congregazione, ma non si può affermare con certezza che siano le stesse di cui si era parlato dal momento che nessuno le aveva mai viste prima, non certo il diretto interessato.

Nulla da fare per l'ex sostituto che a 76 anni avrebbe avuto il diritto di entrare in conclave. Da quando sono iniziate le congregazioni il giorno dopo la morte di Francesco, i lavori sono stati monopolizzati dal dilemma Becciu sì o Becciu no. Lui, combattivo, ha continuato a rivendicare il suo diritto fino a ieri. Si è trovato di fronte la contrarietà del cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo ed ex coinquilino dello «scardinalato» per molestie Theodore Edgar McCarrick. Il porporato sardo invece paga per la condanna per peculato ricevuta in primo grado dal tribunale del Vaticano in una vicenda processuale che più passa il tempo e più si colora di giallo.

Giusto ieri «Domani» e «Il Tempo» hanno rivelato l'esistenza di audio e chat che mostrerebbero il ruolo centrale di Francesca Immacolata Chaouqui nella decisione di monsignor Alberto Perlasca di puntare il dito contro il suo ex superiore. Senza il memoriale di Perlasca, Becciu non sarebbe finito nell'inchiesta e presumibilmente non avrebbe perso il diritto a votare in conclave. Ma all'interno del sacro collegio c'è stato chi non ha sentito ragioni ed ha voluto a tutti i costi l'esclusione appellandosi alla necessità di non tradire le volontà del Papa defunto.

Così facendo, però, si è reso un pessimo servizio alla memoria di Francesco che avrebbe voluto passare alla storia come il Pontefice della misericordia e invece verrà ricordato per aver tolto ad un cardinale un diritto derivante dal suo ufficio sulla base di una condanna di primo grado e per fatti non certo gravi quali quelli, ad esempio, di cui si era macchiato McCarrick.

A chi faceva paura l'ex sostituto? Più si andava avanti sul suo caso nelle congregazioni, più era apparsa evidente ai confratelli l'ingiustizia di cui è stato vittima. Alla fine è stato lui stesso a togliere le castagne dal fuoco a tutti, scegliendo di non andare avanti con le sue rivendicazioni e prendendo atto del contenuto dei due documenti papali. Un gesto che ha suscitato l'ammirazione silenziosa degli altri membri del collegio, soprattutto degli stranieri che erano ben poco informati sulle numerose ombre dell'indagine contro di lui. Difficile andare avanti così per altri giorni mentre c'è da tratteggiare l'identikit del prossimo Papa e le direttrici auspicate della sua azione.

Difficile specialmente alla luce della rivelazione dei due documenti papali che finora non erano stati confermati nonostante del caso si parli da tempo.

Nella congregazione di ieri mattina si è anche fissata la data d'inizio del conclave per il 7 maggio. Una piccola sconfitta per il fronte dei più bergogliani che avrebbe preferito iniziare già il 5 maggio e provare ad eleggere o Parolin o Aveline senza concedere ulteriore tempo per la conoscenza reciproca tra cardinali. Ci aspettano giorni intensi nelle congregazioni a cui il cardinale escluso, però, potrà prendere parte. La sua voce si farà sentire e potrebbe denunciare lo spregiudicato uso del diritto che è stato negli ultimi dodici anni e le complicità di alcuni papabili negli errori del Papa defunto.