Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Agnese da Montepulciano a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


La tesi di due professori: «L'eutanasia è un guadagno»
ISTANZE MACABRE

La tesi di due professori: «L'eutanasia è un guadagno»

Legalizzare l’eutanasia? Un vero affare per i conti pubblici e non solo, perché così si assecondano le istanze di chi vuole andarsene, si risparmiano quattrini e si favorisce una maggiore disponibilità di organi per i trapianti. Questa l'opinione che ormai si diffonde nelle accademie.


Donazione del corpo, una legge “figlia” dell’eutanasia
UTILITARISMO

Donazione del corpo, una legge “figlia” dell’eutanasia

Entrerà in vigore il 19 marzo la legge in materia di disposizione del proprio corpo post mortem a fini di ricerca. Primo problema: il criterio adottato è quello della «morte cerebrale», che però non coincide necessariamente con la morte. Secondo: non c’è garanzia che il consenso sia informato. Nel complesso, è una legge impregnata dello stesso spirito utilitarista delle Dat.


Ddl omofobia, i Nonni 2.0: va contro la libertà di pensiero
LA LETTERA

Ddl omofobia, i Nonni 2.0: va contro la libertà di pensiero

L’approvazione della proposta di legge Zan costituirebbe un gravissimo vulnus per l’esercizio della libertà di pensiero e di educazione. Nel nostro sistema giuridico e penale, già esistono le norme che puniscono qualsiasi tipo di offesa. Ed è singolare che si voglia una legge contro l’“omofobia” quando oggi c'è, in molti campi, una tendenza intrisa di “eterofobia”. In realtà, tutti questi termini sono ideologici e andrebbero abbandonati.


Eutanasia di pazienti sani, in Belgio è dilagante
MORTE ON DEMAND

Eutanasia di pazienti sani, in Belgio è dilagante

La "dolce morte" in Belgio viene sempre più richiesta. I casi di abuso, che parevano tragiche eccezioni, adesso stanno diventando la norma. Rispetto all'anno precedente, nel 2019 si contava un 12,6% di casi di eutanasia in più. Almeno un paziente su cinque non era in punto di morte. Gli abusi, eutanasia di pazienti sani, restano impuniti


«Niente cure, siete omofobi». Il totalitarismo avanza
REGNO UNITO E NON SOLO

«Niente cure, siete omofobi». Il totalitarismo avanza

Da aprile nel Regno Unito i sanitari potranno rifiutarsi di curare (se non per le urgenze) pazienti che hanno condotte sessiste, razziste e omofobe. Sono le nuove frontiere del pensiero unico. Il Servizio sanitario precisa che saranno punite solo le condotte apertamente discriminatorie nei confronti di membri dello staff sanitario, ma è facile intuire come - di fronte a concetti così aleatori - attivisti pro-family e pro-life nonché i sacerdoti potranno essere facilmente penalizzati. Così con il pretesto di combattere le discriminazioni si combatteranno i credenti. Una misura che fa il paio con la guerra ai medici obiettori nei nostri ospedali.
- LA RICERCA: IL VERO DISCRIMINATO È IL MASCHIO, BIANCO, ETERO, di Giuliano Guzzo
- CON IL PRETESTO DEL CORONAVIRUS, AVANZA L'AGENDA LGBT, di Peppino Zola


Fernandez debutta con l'aborto e una timida Chiesa
ARGENTINA

Fernandez debutta con l'aborto e una timida Chiesa

Il Parlamento argentino si insedia con il progetto di legge sull'aborto voluto fortemente dal neo presidente Fernandez. La reazione timida della Chiesa che oppone soltanto una messa a 60 km dalla Capitale e non ha attivato la mobilitazione intellettuale e popolare che fermò gli abortisti nel 2018. 


A Dio piccolo Midrar, ucciso da un sistema che svilisce la vita
REGNO UNITO

A Dio piccolo Midrar, ucciso da un sistema che svilisce la vita

È morto nel pomeriggio di questo venerdì, a seguito del distacco del ventilatore, Midrar Ali, il bambino di 5 mesi con una grave lesione cerebrale. A dare l’annuncio un post sulla pagina ufficiale “Help baby Midrar Ali”: «Con profonda tristezza annunciamo che il piccolo Midrar è tornato dal suo Creatore. Per favore, ricorda la sua famiglia nelle tue preghiere». Per i giudici inglesi era «già morto» l’1 ottobre, data del primo test che ne aveva dichiarato la «morte del tronco cerebrale». Eppure Midrar, amato dalla sua famiglia, cresceva e pesava otto chili. È un’altra vittima di un sistema, non solo britannico, impregnato di utilitarismo.

MIDRAR, ANCHE LA CEDU COME PILATO


Midrar, Cedu-Pilato. Oggi il distacco del ventilatore
ORE DECISIVE

Midrar, Cedu-Pilato. Oggi il distacco del ventilatore

Fallita per la famiglia di Midrar Ali anche l’ultima via legale, con il ricorso respinto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Al piccolo di 5 mesi, con una grave lesione cerebrale, sarà staccato il ventilatore dopo le 14 (le 15 in Italia). Per i giudici inglesi «è già morto» da ottobre, eppure continua a crescere. I genitori sono aggrappati alla speranza che Midrar si sforzi di respirare da solo.


Anche il Nord Europa è senza figli. La politica non basta
DENATALITÀ

Anche il Nord Europa è senza figli. La politica non basta

Islanda, Norvegia, Finlandia registrano tassi di fertilità ai minimi storici, dimezzati rispetto a 50 anni fa; e le coppie hanno figli sempre più tardi. Sono i dati più inquietanti del rapporto sulle condizioni demografiche, sociali ed economiche del Nord Europa. Il dato interessante è che si tratta dei paesi che vantano le maggiori politiche pro-natalità. È l'ennesima dimostrazione che le politiche economiche e sociali, pur doverose, non sono la vera risposta al problema della denatalità.


Per i giudici inglesi Midrar «è morto l’1 ottobre». Eppur cresce
SENTENZA SHOCK

Per i giudici inglesi Midrar «è morto l’1 ottobre». Eppur cresce

La Corte d’Appello di Londra ha rigettato ieri la richiesta della famiglia di Midrar Ali, confermando il permesso al Saint Mary’s Hospital di Manchester di staccare il ventilatore al piccolo di quasi cinque mesi. Per i giudici si deve dichiarare che «Midrar è morto alle 20:01 dell’1 ottobre 2019», data del primo test neurologico. Eppure il bambino continua a crescere e oggi pesa circa otto chili: come si può dire che è morto quattro mesi e mezzo fa? Una convenzione clinica, legata al tema della donazione degli organi, sostituisce la realtà.


Midrar, oggi il nuovo verdetto sulla sua vita
REGNO UNITO

Midrar, oggi il nuovo verdetto sulla sua vita

Questa mattina la Corte d’Appello di Londra si pronuncerà sul caso del piccolo Midrar Ali, decidendo se accogliere il ricorso della famiglia contro la decisione di staccargli il ventilatore. Per l’ospedale di Manchester che lo ha in cura, il suo tronco cerebrale è «morto». Ma il bambino, di quasi cinque mesi, sta sbugiardando i documenti medici britannici. E continua a crescere.
AGGIORNAMENTO (12:00): La Corte ha rigettato all'unanimità il ricorso della famiglia.


Per amare? Ci servono i malati e pure la sofferenza
SAN VALENTINO

Per amare? Ci servono i malati e pure la sofferenza

Vita e bioetica 14_02_2020

“Innamorati della vita”, edito da Ares, raccoglie le storie di diversi malati che raccontano quanto tutti desiderino vivere, anche nel dolore, se c’è qualcuno che ci vuole. E che insegnano ad apprezzare il quotidiano con le sue fatiche, facendo sorgere il desiderio di servire i nostri cari. Costi quel che costi. Perché solo accettando la sofferenza si gode del suo premio.