Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


Covid, se ora si può neutralizzare vanno rimosse le restrizioni
LA SCOPERTA

Covid, se ora si può neutralizzare vanno rimosse le restrizioni

Sebbene la notizia sia poco pubblicizzata, è ormai chiaro come il virus agisce sull'organismo e fa danni. Il che comporta che i danni siano curabili, anche a casa e con farmaci a basso costo. Sarebbe pertanto opportuno che qualcuno dicesse: scusate, ci eravamo sbagliati.


Olanda: sì all'eutanasia dei dementi
TRAPPOLA PER LA LIBERTA'

Olanda: sì all'eutanasia dei dementi

Si può procedere con l'omicidio di persone affette da demenza. È lo sconvolgente verdetto della Corte Suprema olandese che è partita da un caso in cui una donna è stata uccisa senza il suo parere mentre la figlia e il marito la tenevano ferma: i giudici hanno confermato che «l'eutanasia si può attuare anche quando il paziente è incapace di esprimere la sua volontà».


Aborto, se anche i vescovi travisano l’Evangelium Vitae
IRLANDA DEL NORD

Aborto, se anche i vescovi travisano l’Evangelium Vitae

Di fronte all’estremo regime abortista entrato in vigore il 31 marzo, i vescovi dell’Irlanda del Nord hanno suggerito ai parlamentari di fare riferimento a una legge del 2019 ed emanare nuove norme. Ma già quella legge era malvagia ed è all’origine dell’attuale normativa. Si è intesa male l’Evangelium Vitae, quando invece i vescovi avrebbero dovuto indicare la verità.


Terapie intensive, perché il criterio clinico è giusto
IL PARERE DEL CNB

Terapie intensive, perché il criterio clinico è giusto

Se in tempo di pandemia c’è un solo letto per due pazienti, con pari urgenza, chi scegliere? Il Comitato Nazionale per la Bioetica ha pubblicato un parere per spiegare che il criterio clinico è «il più adeguato punto di riferimento». Si basa su due elementi, l’appropriatezza clinica e l’attualità, con il fine di massimizzare i benefici. Un approccio che respinge criteri a priori, come l’età, e 'risponde' alle famigerate raccomandazioni della SIAARTI.


Polonia, sfuma il divieto all’aborto eugenetico
OCCASIONE PERSA

Polonia, sfuma il divieto all’aborto eugenetico

Rinviata a data da destinarsi la seconda lettura della proposta di iniziativa popolare che mirava a vietare gli aborti per disabilità nei nascituri. Ai legislatori polacchi è mancato il coraggio. E ancora una volta le pressioni internazionali delle lobby pro aborto, da Amnesty a Ippf, hanno avuto la meglio.


Più di 100 Ong guidano l’assalto alla vita innocente
EUROPA

Più di 100 Ong guidano l’assalto alla vita innocente

Una lettera aperta di oltre 100 potenti Ong nazionali e internazionali (Human Rights Watch, Amnesty, Cgil, ecc.) chiede ai governi europei di autorizzare gli aborti via Internet o telefono e inviare a casa le pillole abortive. Negli stessi giorni diverse associazioni di bambini, tra cui Save the Children, hanno chiesto all’Ue di trattare come prioritaria in questa pandemia la «salute riproduttiva». Insomma, diritti “umani” per tutti, ma non per i nascituri.


Non fingiamo: tanti anziani sono "portati alla morte"
EUTANASIA

Non fingiamo: tanti anziani sono "portati alla morte"

La storia della signora Giusy, letteralmente strappata alla morte programmata, ci deve fare aprire gli occhi sull'esistenza di un protocollo non scritto - ma comunque efficace - che porta alcuni ospedali ad accompagnare alla morte gli anziani senza neanche tentare di curarli. E del resto come stupirsi?


La Cassazione stoppa le “due madri”. Ma cede su adozione
CHIAROSCURO

La Cassazione stoppa le “due madri”. Ma cede su adozione

Con una sentenza depositata il 3 aprile, la Cassazione ha reso noti i motivi del rigetto del ricorso di due donne che volevano essere riconosciute entrambe come madri di una bambina ottenuta attraverso eterologa all’estero. I giudici hanno detto “no” ritenendo che l’intento della PMA sia riprodurre una famiglia con padre e madre. Ma acconsentono all’adozione gay. In realtà, anche questa era da respingere.


Per l’Oms l’aborto è «essenziale». Anche in tempo di Covid
GOVERNO MONDIALE

Per l’Oms l’aborto è «essenziale». Anche in tempo di Covid

Una guida dell’Oms afferma che contraccezione e aborto devono essere garantiti «indipendentemente dallo status di Covid-19». Una sua funzionaria, Antonella Lavelanet, definisce «essenziale» l’aborto, da consentire anche in minori condizioni di sicurezza. Il piano da 2 miliardi dell’Onu prevede fondi per proseguire la soppressione dei nascituri. È questo l’aiuto ai più deboli di cui parla Guterres?


Aborto, in vigore da oggi la legge imposta da Londra
IRLANDA DEL NORD

Aborto, in vigore da oggi la legge imposta da Londra

Dopo che Westminster ha approfittato dello stallo di Stormont, entrano oggi in vigore norme estreme per l’Irlanda del Nord. Aborto legale fino a 12 settimane per qualsiasi ragione e fino alla nascita in caso di rischio di vita per la madre o disabilità del bambino. Limitata l’obiezione di coscienza e spazio all’aborto casalingo. Tutto contro vita e libertà.


Grazie al virus le lobby spingono per espandere eutanasia e aborto
PIÙ MORTI "MEGLIO" È

Grazie al virus le lobby spingono per espandere eutanasia e aborto

Mentre gli ospedali si riempiono, si cerca di non far diminuire l'aborto e l'eutanasia domandando leggi più permissive. E, approfittando dei Parlamenti chiusi, le lobby provano ad ottenere la morte fai-da-te. Sorge il sospetto che a prevalere durante il coronavirus non sia l'altruismo ma la logica dell'autoconservazione, per cui da una parte si può consegnare la propria libertà e dall'altra chiedere che non abbia limiti. 
- TELEMORTE, IL BOIA SI ADEGUA, di Luca Volontè
- RU486 A DISTANZA, FOLLIA NEGLI USA, di Giuliano Guzzo
- ORE 12: IL MONDO PREGA COL PAPA di Nico Spuntoni
- LE TREMENDE RESPONSABILITA' DI GOVERNO di Romano l'Osservatore
- IL TESTO DELLA CONSACRAZIONE DEL PORTOGALLO AI SACRI CUORI


Aborto telecomandato, il Coronavirus non ferma l'industria
USA

Aborto telecomandato, il Coronavirus non ferma l'industria

Aborto da casa, con la telemedicina, per ovviare alle carenze negli ospedali causa Coronavirus. La proposta arriva dagli Usa e considera la possibilità che la pandemia possa - sia per ragioni di sovraccarico sanitario sia per i rischi d’infezione che può determinare il frequentare in questo periodo gli ospedali - ostacolare il ricorso alla pratica abortiva.