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Diritti & rovesci

Reggio Emilia e il riconoscimento dell'omogenitorialità a metà

Tre comuni di Reggio Emilia ricevono la richiesta di riconoscimento della filiazione di coppie gay, seppur priva di effetti giuridici. Ma dietro c'è una strategia ben precisa.

Gender Watch 19_11_2018

Reggio Emilia, Scandiano e Castellarano, comuni sempre in provincia di Reggio Emilia, hanno accettato la richiesta da parte di tre donne omosessuali di riconoscere come proprio figlio naturale i figli biologici di altrettante compagne. Il riconoscimento è privo di effetti giuridici perché illegale.

Il sindaco di Reggio, Luca Vecchi, ha dichiarato: «Un sindaco si preoccupa dei diritti di tutti i bambini della sua comunità di cui si prende cura e di fronte a un genitore, anche non biologico, che manifesta all'amministrazione l'intenzione di prendersi cura di uno di loro, penso che acquisire questo atto significa non compiere nulla contro qualcuno, ma riconoscere un atto civiltà». 

In buona sostanza si tratta di questo: la donna che non è madre biologica chiede il riconoscimento come proprio figlio del minore della compagna, madre biologica (al pari del padre biologico che riconosce il figlio di sua moglie). I tre sindaci avvertono il prefetto di questa richiesta, sicuri che verrà bocciata: ecco perchè sui vari giornali correttamente si dice che tale richiesta è priva di effetti giuridici (ma in altri comuni, esempio Torino, invece il riconoscimento giuridicamente efficace è avvenuto). Ma allora perchè accettare questa richiesta da parte della donna non madre biologica sapendo che è giuridicamente inefficace? Ecco l'aspetto di novità. La richiesta, che magari verrà rigettata, viene conservata negli archivi del comune e potrà venire tirata fuori in due casi: se passa una legge che permette tali riconoscimenti; oppure nel caso in cui la madre biologica morisse: in questa ipotesi la convivente potrebbe usare quella vecchia richiesta per l'affido. Ma ciò significa che la richiesta produce qualche effetto giuridico.

In breve tutta questa articolata manovra di carattere burocratico-amministrativo è una mossa massmediatica per far passare il riconoscimento del minore a favore del compagno/della compagna non genitori biologici.

https://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2018/11/14/news/reggio-emilia-riconosciuti-per-la-prima-volta-come-figli-naturali-i-bimbi-di-tre-coppie-gay-1.30001879

https://nextstopreggio.it/2018/11/14/riconoscimento-figli-coppie-omosessuali-il-comune-di-reggio-emilia-ha-ricevuto-il-primo-atto/