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Attualità

No dell'Isituto di Autodisciplina ai manifesti contro l'utero in affitto

L'Isituto di Autodisciplina Pubblicitaria chiede di togliere i manifesti che denunciano la pratica dell'utero in affitto. Parte una raccolta firme.

Gender Watch 13_11_2018

Dopo il veto del sindaco Raggi, anche l'Isituto di Autodisciplina Pubblicitaria chiede di togliere i manifesti di ProVita e Generazione Famiglia che denunciano la pratica dell'utero in affitto. Parte una raccolta firma per tutelare la libertà di parola.

Qui di seguito il testo dell’appello e a fine pagina il link per trovare il modulo da firmare.

“La Raggi e lo IAP vietano di criticare l’utero in affitto.

Noi non ci stiamo! Firma anche tu!

La campagna di Pro Vita e Generazione Famiglia per il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà, contro l’utero in affitto ha fatto esplodere un caso nazionale. I manifesti mostrano un bambino comprato da una coppia di uomini con la scritta: “Due uomini non fanno una madre. Stop utero in affitto”. Incredibilmente, dopo che il Comune di Roma ha sanzionato i nostri manifesti, ora anche l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) ci ordina di rimuoverli.

Vogliono censurare chi si oppone alla barbara pratica dell’utero in affitto! Ci vogliono togliere la libertà di difendere il diritto dei bambini a crescere con la loro mamma e il loro papà.

Firma – compilando il modulo – per chiedere al Comune di Roma e all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria di revocare ogni provvedimento preso contro la campagna di Pro Vita e Generazione Famiglia.

Firma e diffondi fra i tuoi amici e contatti per rivendicare la libertà di espressione e di criticare pubblicamente l’utero in affitto.

Il Sindaco Virginia Raggi, non solo ha ordinato la rimozione e l’oscuramento dei manifesti, ma ci ha inflitto pesanti sanzioni e ha approvato una memoria per contrastare sistematicamente le campagne di comunicazioni di Pro Vita e Generazione Famiglia, perché sarebbero «omofobe e lesive dell’altrui dignità»

Ora è arrivata anche l’ingiunzione dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) che ci ordina di rimuovere i manifesti. Perché? Incredibile a dirsi: i nostri manifesti lederebbero la dignità del bambino! Insomma, secondo lo IAP, se tu denunci una pratica che è illegale in Italia e che rende i bambini oggetto di compravendita, sei tu che ledi la dignità dei bambini! Ma come si fa a rappresentare e denunciare l’utero in affitto, se non come compravendita di bambini orribilmente privati della madre? Come vedi, è una ignobile scusa per censurare qualsiasi campagna sul diritto dei bambini a non essere privati della mamma, a non essere comprati da una coppia di acquirenti che sfruttano l’utero di una donna.

Firma il modulo per chiedere al Comune di Roma e all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria di revocare ogni provvedimento preso contro la campagna di Pro Vita e Generazione Famiglia.

Ormai è in gioco la libertà di poter esprimersi per il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà, di criticare una pratica aberrante e illegale come l’utero in affitto! Per questo è in pericolo non solo la nostra, ma anche la tua libertà!

Firma e diffondi questa petizione mediante e-mail, i social e whatsapp: unisci la tua voce a quella di decine di migliaia di altri cittadini che reclamano la libertà di stare pubblicamente dalla parte dei bambini.”

https://www.notizieprovita.it/petizioni/vietato-criticare-l-utero-in-affitto-noi-non-ci-stiamo-firma-anche-tu/