La strategia di Rep (in mutande)

Aiutiamo Repubblica a uscire dalla Salvinifobia. Oggi, pagina 10. Intervista al presidente ungherese Viktor Orbàn. Si parla delle elezioni europee e dei manifesti elettorali in chiave anti immigrazionista del partito di Orbàn, che è dentro il Ppe. Per la verità l'intervista non è di Rep, ma è tradotta dal tedesco Die Welt.  

Titolo: “Non riusciranno a cacciarmi dai Popolari. Salvini? E' senza strategia”. Oibò. Un attacco di Orbàn al leghista. Ma non erano amici? Non eravamo noi italiani in predicato di entrare nel pericolosissimo gruppo Visegrad? E adesso chi glielo spiega a Matteo?

Allora andiamo a leggere. E scopriamo. Domanda: Se Fidest (il suo partito ndr) viene espulso dal Ppe entrerà in un qualche tipo di alleanza o cooperazione con la Lega italiana? 
Risposta: Non mi piacciono le persone che indossano bretelle e cintura allo stesso tempo. Bisogna avere una strategia. Siamo nel Ppe e ci restiamo. Non esiste un piano B .

E Salvini dov'è? Rileggiamo...niente. Riconfrontiamo il titolo compulsivamente..., ma niente. E dunque la cosa della strategia?  Era riferita a Orbàn. Tradotto: restiamo nel Ppe perché vogliamo riformarlo, non giocare con i piedi in due scarpe. La strategia è questa e bisogna averla. Ma questo non vuol dire che Salvini non abbia una strategia come invece vuole suggerire il titolo. Salvini avrà la sua, infatti nel Ppe non ci è mai entrato. 

In ogni caso se c'è una cosa che il presidente ungherese non ha fatto è stato criticare Salvini. Ma Repubblica ci ha visto un attacco.

Ha proprio ragione Orbàn. Non si possono avere le bretelle e la cintura contemporanemente. O l'una o l'altra perché sennò casca tutto e si vedono le mutande, le quali servono a tutti. Oibò, si vede che Rep non ha né cintura né bretella perché stamattina ci ha fatto vedere le sue, di mutande.