Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giuseppe a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il corpo glorioso

Lo mangiò davanti a loro (Lc 24, 43)

Schegge di vangelo 25_04_2019

In quel tempo, i discepoli di Emmaus riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». (Lc 24, 35-48)

Sebbene il corpo risorto non abbia più le necessità materiali, come ad esempio il bisogno di nutrirsi con il cibo, Gesù dona ai fedeli due prove della sua reale consistenza fisica. Innanzitutto li invita a toccarlo e successivamente mangia in loro presenza, essendo sia la possibilità di toccare sia il mangiare due esperienze molto fisiche. Grazie a questi "esperimenti scientifici", fatti dai discepoli presenti, noi abbiamo la certezza del corpo risorto del Signore Gesù. Non abbiamo bisogno di altre conferme: la nostra fede è basata sulla testimonianza di chi per primo ha visto ed ha creduto.