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CRISI POLITICA

Governo tecnico e congelato. In vista dell'estate

Il governo Cottarelli è pronto, la lista dei ministri è completa e ha anche il gradimento del Quirinale. Ma siccome si tratterebbe di un esecutivo poco più o poco meno che balneare, Mattarella lo ha congelato per 24 ore per tornare a consultare i maggiori partiti. Salvini sarebbe anche a favore di un governo tappa-buchi, Di Maio no.

E LA GERMANIA CI TRATTA DA COLONIA di G. Gaiani

Politica 31_05_2018
Carlo Cottarelli al Quirinale

Il governo Cottarelli è pronto, la lista dei ministri è completa e ha anche il gradimento del Quirinale. Ma siccome si tratterebbe di un esecutivo poco più o poco meno che balneare, cioè in carica per pochi mesi e solo per l’ordinaria amministrazione, poiché privo dei numeri in Parlamento, il Presidente della Repubblica, dopo le tensioni dei giorni scorsi, ha deciso di concedere un altro giorno ai partiti, in particolare Lega e Cinque Stelle, per tentare di dar vita a un governo di legislatura, con una chiara maggioranza politica.

Su questo tentativo stanno lavorando in particolare i Cinque Stelle, dopo la ricucitura tra il loro leader Luigi Di Maio e il Presidente della Repubblica (i due si sono visti ieri al Quirinale). "Troviamo una persona della stessa caratura dell'eccellente professor Savona per il Tesoro, con lui che resta nella squadra di governo in un'altra posizione", ha dichiarato su Facebook il candidato premier dei Cinque Stelle, nel tentativo di riaprire in extremis la prospettiva di un accordo politico di governo con la Lega. Un'ora prima era arrivata un'altra dichiarazione, sulla stessa lunghezza d'onda, dalla parlamentare 5Stelle Laura Castelli: "Stupisce il no di Savona al passo indietro".

Ma mentre i Cinque Stelle sembrano convinti che esistano ancora margini per non buttare a mare il contratto di governo redatto con la Lega e per dar vita a un esecutivo giallo-verde, Matteo Salvini sembra più orientato verso il voto anticipato, al punto che si dichiara disposto a “non ostacolare” la nascita di un governo di emergenza, quale sarebbe quello presieduto da Cottarelli, per assicurare all’Italia un minimo di tregua, per poi andare alle urne in autunno. Dunque il leader del Carroccio, tra un governo Cottarelli di 2 o 3 mesi, che gli possa dare il tempo di valutare se allearsi alle prossime elezioni con Berlusconi o con Di Maio, e un governo politico senza Savona sembra preferire la prima ipotesi.

La sua idea è molto chiara: stravincere le prossime elezioni politiche e dettare le condizioni nella prossima legislatura, considerato che, stando ai numeri attuali, nessun governo è possibile senza la Lega. I Cinque Stelle da soli non hanno i numeri per governare, ed è impossibile che, dopo aver scritto con la Lega un contratto per l’Italia, tornino a prendere in considerazione l’alleanza con il Pd. Forza Italia o va con la Lega o resta da sola perché non può andare con altri. Il Pd o va con i Cinque Stelle o non ha i numeri per governare con una coalizione di centrosinistra e neppure con un Patto del Nazareno bis. Dunque le carte le ha in mano Salvini, che potrebbe chiedere già ora qualsiasi cosa per accettare di fare un governo politico, ipotesi che consentirebbe anzitutto di salvare altri partiti come Pd e Forza Italia dal probabile “bagno di sangue” delle urne anticipate. Ma non è detto che lo faccia, visto che può tranquillamente aspettare la prossima legislatura per andare magari in prima persona a Palazzo Chigi o comunque per decidere con chi andare al governo. Sondaggi delle ultime ore, infatti, consacrano la Lega addirittura primo partito su base nazionale, con il 29%, contro il 27% dei Cinque Stelle.

Le dichiarazioni delle ultime ore di Salvini, che sta girando in lungo e in largo l’Italia per la campagna elettorale per le amministrative del 10 giugno, sono improntate a risolutezza, ma anche a un po’ di prudenza:  "Se mi tirano via anche un solo uomo di quella squadra di governo, il governo non ha senso che esista. C'è quel programma e quella squadra, se vanno bene ci mettiamo la faccia e lavoriamo. Se qualcuno per i motivi più bizzarri non va bene all'Europa, a Berlino, ai mercati, alla Merkel e alle banche, cosa possiamo farci?". Poi apre uno spiraglio: "Vedremo nelle prossime ore, per carità. Ci ragioniamo, valuteremo". Dunque sono ore davvero decisive per il futuro della legislatura. Se parte il governo Cottarelli, vuol dire che si vota al massimo a ottobre. Se Salvini accetta, invece, di rinunciare a Savona, almeno in quel ruolo di Ministro dell’Economia, potrebbe nascere un governo politico con un’ampia maggioranza in Parlamento, con la possibilità di attuare le misure contenute nel contratto giallo-verde.

Ieri, peraltro, i mercati si sono mostrati ottimisti, se è vero che lo spread, dopo l’impennata di martedì, è sceso a 250 punti, e l’indice di Borsa è cresciuto di due punti. Speriamo non sia la quiete prima della tempesta