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Diritti & rovesci

Famiglie Arcobaleno contro "madre" e "padre" nella carta d'identità

L'associazione Famiglie Arcobaleno faranno ricorso al Tar contro la decisione di Salvini di indicare nelle carte d'identità dei minori la dicitura "madre" e "padre".

Gender Watch 06_04_2019

L'associazione Famiglie Arcobaleno ha reso noto che impugnerà davanti al Tar la decisione di Salvini di indicare nelle carte d'identità dei minori la dicitura "madre" e "padre", eliminando così il generico “genitori”. In tal modo le coppie omosessuali che vorranno riconoscere per via giuridica i bambini avuti con fecondazione artificiale e utero in affitto, riconoscendoli come figli di entrambi, si troveranno di fronte questo ostacolo di natura anagrafica.

Proprio a motivo di ciò l’associazione ha deciso di intraprendere le vie legali. In una nota, Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno, fa sapere che quel decreto è  "palesemente illegittimo e discriminatorio perché non permette di far coincidere lo status documentale con quello legale dei bambini e delle bambine che già oggi - attraverso trascrizioni di atti esteri o che sono stati adottati dal compagno o dalla compagna del genitore biologico grazie all’art. 44, lett d (adozione in casi particolari) - sono riconosciuti figli e figlie di due padri e due madri e di quelli che invece verranno riconosciuti in futuro. L'illegittimità del decreto è palese in quanto un atto amministrativo non può contravvenire alle disposizioni di legge e alle sentenze dei Tribunali”.

Alcune precisazioni che evidentemente sfuggono alla Grassadonia. Primo: la lettera d dell’art. 4 è stato snaturato dalla interpretazione ideologica dei giudici, ma in realtà dice altro (si legga questo articolo per comprenderlo: https://lanuovabq.it/it/acrobazie-legali-sulla-pelledei-bambini). In secondo luogo questo atto amministrativo è consono alla legge dato che la nostra legge prevede che i genitori debbano essere di sesso differente. In terzo luogo le sentenze dei Tribunali valgono solo per il caso sottoposto al giudizio dei magistrati e i giudici devono applicare la normativa, anche quella amministrativa, e non è la normativa amministrativa che deve soggiacere alle decisioni dei giudici.

https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2019/04/04/ricorso-tar-contro-carte-identita-con-madre-padre_tO4w96V4DBQ9iNilplxneO.html?refresh_ce