Santa Teresina, una semplicità senza pieghe
La vera semplicità, che è nel sapersi arrendere al piano che Dio ha per ciascuno di noi. Non consiste nel cercare di piacere a lui con le nostre forze, ma nel farci degni di Lui per come Lui ci vuole. Come Santa Teresa di Lisieux.
Difendere la fede dagli errori, un dovere di ogni cattolico
Fino a poco tempo fa, l’idea di un papa che promulgasse un errore dottrinale significativo era impensabile. Oggi questo è però il timore di molti. Eppure la verità di Cristo rimane. Il suo Vangelo è tramandato nella Scrittura, nella Tradizione, e nell'insegnamento magisteriale cumulativo di papi, vescovi, concili e sinodi nel corso della storia. I vescovi anzitutto, ma anche i semplici fedeli hanno il dovere e il privilegio di difendere la fede.
- PUNIZIONE AI "DISSIDENTI", ECCO IL VERO CLERICALISMO, di Andrea Zambrano
"Quel parroco è massone": conferme e silenzi ambigui
Oggi esordisce come parroco di Mandas, diocesi di Cagliari, don Giancarlo Dessì, sui cui trascorsi massonici non si è mai arrivati a una parola chiarificatrice nonostante da tempo si rincorrano voci e documenti inerenti una sua affiliazione. Alla vigilia dell'ingresso nella nuova parrocchia l'ex segretario di una loggia sarda conferma: "E' vero, è stato affiliato nel 2014". Ma in diocesi non c'è nessuna voglia di chiarire la vicenda. La lunga inchiesta della Nuova BQ si infrange contro il muro di gomma del vicario e dell'entourage del vescovo sardo: "Non possiamo dare spiegazioni".
Bandiera arcobaleno a fuoco, il prete vittima due volte
La vera storia del prete che ha bruciato la bandiera arcobaleno con la croce in parrocchia. Il cardinal Cupich lo ha minacciato di sospensione, in realtà aveva effettuato un esorcismo sulla nuova parrocchia affidatagli: il suo predecessore infatti, venne trovato morto dopo un festino gay ed era solito utilizzare a messa quel vessillo per ribadire la causa omoeretica. Ma ora a rischiare il posto è lui, che tra l'altro, da piccolo fu vittima di abusi.
Elogio della balaustra, nonostante i preti simpaticoni
La balaustra che separa(va) il presbiterio dalla navata nelle nostre chiese ha un senso. È bene ci sia una separazione. E questa separazione deve essere fisica ma anche simbolica: il sacerdote è alter Christus, non dobbiamo guardare a lui come al termine ultimo di quello che si compie nella Messa. Purtroppo subiamo liturgie piene di “verbalismo” che risultano più o meno gradevoli a secondo di quanto è abile il sacerdote nella sua capacità di intrattenitore.
Viganò: «Il Papa non risponde? Chi tace acconsente»
In un nuovo documento, l'arcivescovo Carlo Maria Viganò riprende le accuse a papa Francesco di avere promosso il cardinale McCarrick malgrado fosse a conoscenza delle accuse a suo carico. E fa poi appello al cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, che ha una grande mole di documenti sul caso, perché esca allo scoperto e dica la verità su quanto è accaduto. E riguardo alle accuse di aver violato il "segreto pontificio" risponde affermando che scopo del segreto «è di proteggere la Chiesa dai suoi nemici, non di coprire e diventare complici in crimini commessi da qualche suo membro».
Il Papa scrive ai cinesi, ma nel cammino non si vede libertà
Il Papa scrive al popolo cinese una lettera dopo l'accordo con il Regime. Nel lungo testo emergono l'apprezzamento e l'incoraggiamento di fronte alle sofferenze dei cristiani sotto la persecuzione comunista. Ma gli “avvenimenti” cui fa riferimento il Pontefice continuano senza tregua. La clandestinità non è il vero problema, il vero problema è che lo Stato non tollera Vescovi che siano liberi di annunciare il Vangelo anche laddove questo annuncio contrastasse con le politiche del governo. Saranno liberi ora?
-SOTTOMESSI ALL'UOMO INIQUO di Douglas Farrow
Sottomessi all'uomo iniquo
Il Leader supremo Xi Jinping è uno di questi uomini iniqui. Si è mostrato deciso a «opporsi e ad esaltare se stesso contro ogni cosiddetto dio o oggetto di culto», sopprimendo spietatamente la libertà di religione in Cina, spogliando le case di culto delle loro croci o altri simboli e sottoponendo tutto e tutti agli interessi del partito. Questo è l'uomo con cui il cardinale Parolin e i suoi colleghi della Segreteria di Stato, per volere di Papa Francesco, sono pronti a fare accordi. Il papa tradisce i cristiani di ogni tempo e luogo che hanno coraggiosamente resistito ai tentativi di rendere la Chiesa di Gesù Cristo piegata allo Stato.
"Scandali sessuali, per i giovani non siamo credibili"
Si è concluso ieri il viaggio nelle Repubbliche baltiche di Francesco con la tappa in Estonia, un paese con il 70 per cento di persone che non professano alcuna fede. Un fugace cenno ai recenti scandali e al prossimo Sinodo dei giovani: "Molti giovani non ci chiedono nulla perché non ci ritengono interlocutori significativi per la loro esistenza" e "sono indignati dagli scandali sessuali ed economici di fronte ai quali non vedono una condanna netta".
"Io il responsabile sulla Cina, la Resistenza soffrirà"
Conferenza stampa blindata quella del Papa sull'aereo di ritorno da Tallinn. Domande vietate sul caso Viganò, Francesco interviene solo sul viaggio e sulla Cina, rivendicando la responsabilità di aver firmato l'accordo col regime. E spiega: "La Resistenza soffrirà, ma è normale: in un accordo tutti perdono qualcosa. Per chi non capisce bisogna pregare".
- IL VIAGGIO: "SCANDALI: PER I GIOVANI NON SIAMO CREDIBILI" di Lorenzo Bertocchi
Giovani e vecchi, categorie non solo anagrafiche
Il doppio movimento dell’ascolto dei giovani e della proposta di una tradizione bimillenaria devono integrarsi con la preminenza del secondo fattore: i giovani devono entrare nella tradizione rinnovandola con le loro istanze, che devono risultare omogenee alla chiesa de “gli anziani”, omogenee nella tradizione anche se non sempre nella consuetudine.
Papa a Vilnius, contro i "canti di sirena" delle ideologie
«In questo luogo della memoria, ti imploriamo, Signore, che il tuo grido ci mantenga svegli». Così Papa Francesco, al ghetto di Vilnius 75 anni dopo la sua distruzione. E' il secondo giorno del Viaggio Apostolico nei Paesi Baltici. Il Papa si rivolge anche ai giovani: «Andiamo controcorrente rispetto a questo individualismo che isola»