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ISIS

Ebbene sì, è uno scontro di civiltà E Amnesty dimentica i cristiani perseguitati

Ieri è stato diffuso il video che nessuno avrebbe voluto vedere: la decapitazione del giornalista statunitense Steven Sotloff. Quella in corso in Iraq è una guerra fra civiltà e barbarie. Ma in Occidente prevale ancora il politically correct.

Esteri 03_09_2014
Steven Sotloff nelle mani del carnefice

Ieri è stato diffuso il video che nessuno avrebbe voluto vedere: la decapitazione del giornalista statunitense Steven Sotloff, rapito un anno fa in Siria. La sua morte era stata annunciata dopo l'assassinio del suo collega James Foley e l'Isis ha mantenuto la sua crudele promessa, nonostante il disperato appello della madre di Sotloff. Quella in corso in Iraq è palesemente una guerra fra civiltà e barbarie, oltre che una spietata guerra di sterminio religioso condotta dagli jihadisti senza alcun limite. Ma in Occidente prevale ancora il politically correct. E così abbiamo Federica Mogherini, nuova rappresentante della politica estera europea, che invita a non parlare di conflitto religioso. E anche Amnesty International, nel suo ultimo rapporto sui crimini dell'Isis dimentica la persecuzione dei cristiani, concentrandosi quasi esclusivamente sulla persecuzione subita dagli yezidi.

LA MOGHERINI NON VUOL VEDERE LO SCONTRO DI CIVILTA'
di Gianandrea Gaiani

Se il buongiorno si vede dal mattino: Federica Mogherini, appena diventata titolare della politica estera europea, nega che in Iraq si stia combattendo uno scontro di civiltà o una guerra di religione. Ah no? Lo Stato Islamico impone la sua versione totalitaria dell'islam sunnita, sterminando minoranze etniche e religiose.

ANCHE AMNESTY DIMENTICA I CRISTIANI DELL'IRAQ
di Stefano Magni

Il rapporto di Amnesty International documenta ampiamente gli orrori dello Stato Islamico dell'Iraq e della Siria, con numerose testimonianze dei sopravvissuti yezidi. Ma dimentica un dettaglio: anche i cristiani sono perseguitati. Nel rapporto leggiamo poco o nulla riguardo il loro caso.