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PILLOLA DEL GIORNO DOPO

Così lo Stato incentiva il calo delle nascite

Il Norlevo diventa farmaco da banco, senza obbligo di prescrizione. Il problema di coscienza per la dispenza del prodotto, che è abortivo, ricade così interamente sul farmacista. Peraltro l'esempio francese dimostra che l'aumento della diffusione della pillola del giorno dopo non riduce aborti chirurgici e gravidanze indesiderate.

Vita e bioetica 15_03_2016
Norlevo

Dal 4 marzo 2016 è stato modificato il regime prescrittivo della specialità medicinale Norlevo (levonorgestrel), conosciuto come la pillola del giorno dopo.

Come già per l'Ulipristal, la cosiddetta dei 5 giorni dopo, anche il Levonorgestrel post-coitale potrà essere dispensata senza ricetta medica alle donne maggiorenni. Da medicinale che necessitava ricetta non ripetibile, il prodotto diventa medicinale non soggetto a prescrizione medica Sop (senza obbligo di prescrizione) per le pazienti di età pari o superiore a 18 anni; per le pazienti di età inferiore a 18 anni rimane soggetto a prescrizione medica da rinnovare volta per volta. Le farmacie, nei casi in cui la maggiore età del richiedente non sia evidente, dovranno chiedere l’esibizione di un documento di identità attestante la maggiore età. 

Di fatto la pillola del giorno dopo come quella dei cinque giorni dopo diventa un medicinale da banco per le donne di qualsiasi età dal momento che basterà che una minorenne domandi ad un amico maggiorenne di richiedere il prodotto in farmacia al suo posto. Gli studi indicano che il prodotto ha una grande efficacia antiovulatoria quando il follicolo ovarico è piccolo, cioè quando la probabilità di gravidanza anche senza il prodotto è bassa o assente, ma quando il rapporto sessuale avviene in un momento più ravvicinato all'ovulazione, sappiamo che la molecola perde progressivamente la propria capacità di bloccare l'ovulazione.

Si postula dunque che in questi casi almeno una parte dell'efficacia della molecola sia conservata attraverso meccanismi post-fecondativi, cioè microabortivi. Non c'è la prova diretta, vi sono soltanto indizi, ma è significativo che la scheda tecnica del prodotto parli del blocco dell'ovulazione come meccanismo "principale", dunque quanto meno non si escludono altri meccanismi.

Dal punto di vista del rifiuto a dispensare il prodotto per ragioni di coscienza, il fatto che almeno per le donne maggiorenni la ricetta non serva più fa venire meno il contenzioso con i medici, scaricandolo interamente sul farmacista il quale dovrà fare appello al proprio codice deontologico che impone all'articolo 3 il rispetto della vita. Dal punto di vista dello Stato questa decisione è sintomatica della schizofrenia che connota l'azione della dirigenza del Paese. In una nazione in cui si è giunti al di sotto delle cinquecentomila nascite all'anno, dove le culle vuote stanno già causando uno squilibrio demografico che sta già creando enormi problemi, si allargano le maglie per ridurre ancora di più le nascite. Chapeau!

I pensionati dei prossimi anni che andranno a ritirare la pensione, forse riceveranno pochi spiccioli, ma in una bella scatolina di Norlevo. Dal punto di vista educativo la scelta si è dimostrata disastrosa. La Francia è la nazione europea dove la distribuzione di pillole post-coitali ha raggiunto i numeri maggiori. Secondo il più recente rapporto dell'Istituto di statistica ufficiale francese (DREES) nel 2000 furono consegnate 350.000 pillole del giorno dopo con un numero di aborti pari a 205.000. Nel 2013 le pillole dei giorni dopo sono salite a circa un milione e duecentomila, ma il numero di aborti è cresciuto a 229.000.

Tutti le pubblicazioni scientifiche concordano nel sostenere che a livello di salute pubblica la diffusione della pillola del giorno dopo non ha determinato alcuna riduzione dell'aborto e delle gravidanze indesiderate. Messaggini, bevute, compressina per extasi, sveltina, pillolina del giorno dopo. È questa la sequenza dello sballo del sabato sera apparecchiata dalla modernità per i giovani, ancor oggi sazi e disperati, nel prossimo futuro temo soltanto disperati.