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SCENE DI VITA

"Bella" con l'anima. Esce in DVD il film pro-life

Pellicola da consigliare, dicono i vescovi americani, per il «messaggio positivo a favore della vita».

Attualità 28_01_2011
Bella

 

Una storia bella. Bella, il famoso film pro-life, è finalmente disponibile in DVD anche da noi. Quando uscì negli Stati Uniti nell’ottobre 2007 (in Italia è arrivato un anno fa) fu subito dibattito attorno ai suoi contenuti decisamente in controtendenza rispetto alla media delle proposte del grande schermo e, sì, anche per un certo coraggio dimostrato nell’affrontare senza reticenze né falsi pudori un tema controverso. Tant’è che il film non sfondò nei circuiti della grande distribuzione, fu visto solo da un pubblico comunque ridotto, venne proiettato nelle sale parrocchiali, divenne un must del Movimento per la Vita.

Diretto nel 2006 dal regista messicano Alejandro Gomez Monteverde, interpretato da un altro messicano, Eduardo Verástegui - co-produttore del film, già eroe delle soap-opera latinoamericane e al centro di una straordinaria storia di conversione adulta -, e da Tammy Blanchard, Bella è certamente una storia d’amore fra il lui e la lei di turno, ma c’è anche un pizzico di più.

Dal Messico, il protagonista José, fuoriclasse del pallone con un futuro tutto dietro le spalle, arriva negli Stati Uniti e s’impiega come cuoco in un ristorante della brulicante Manhattan. Un dì entra Nina, che lì pure lavora come cameriera. Quando viene licenziata per l’ennesimo ritardo, José si propone di aiutarla, visto tra l’altro che il padrone che l’ha cacciata è suo fratello. Nina confida a José di essere incinta. E di voler abortire, visto che non si sente pronta alla maternità. Il ragazzo le rivela allora di essere stato due anni in galera per guida pericolosa dopo avere ucciso sul colpo, in un incidente, una bimba. Una volta uscito, ha cercato più volte di mettersi in contatto con la madre della piccola vittima, ma nulla, la donna non lo ha mai perdonato. I genitori di José, da cui i due ragazzi cenano quella sera, si offrono di accogliere Nina in casa. Grazie, ma non posso. Il mattino dopo Nina saluta José e si avvia alla clinica per l’aborto. Il ragazzo torna al ristorante del fratello. Parlano di un nuovo piatto e José gli sussurra qualcosa all’orecchio. Adesso siamo in spiaggia, José è lì che gioca con una bambina. Sua figlia. José ha raggiunto Nina appena prima che lei abortisse, offrendosi di adottare la piccolina che lei si portava in grembo. La quale finalmente scopre su un taxi chi è sua madre. Finisce il film che i tre sono di nuovo sulla spiaggia. La piccola salvata dall’aborto si chiama Bella.

Per il mondo pro-life la pellicola è diventata subito una bandiera. L’Ufficio film e trasmissioni della Conferenza episcopale degli Stati Uniti ebbe a definire Bella il secondo miglior lungometraggio del 2007 assieme a Juno (altro film che era pro-life senz’averne l’aria, ma la convinzione sì) giacché offre «un messaggio positivo a favore della vita» e tratta di quei «temi, perdono di sé, riconciliazione e redenzione, che dovrebbero risuonare nel profondo». Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush jr. invitò il regista Monteverde come ospite particolare al discorso sullo Stato dell’Unione pronunciato il 23 gennaio 2007 al Campidoglio di Washington, il giorno seguente il cineasta fu insignito del Premio “Statunitense per scelta” conferitogli con una cerimonia alla Casa Bianca dagli U.S. Citizenship and Immigration Services e il 10 marzo precedente, a Miami, il suo film fu proiettato privatamente per un gruppo di leader e di opinionisti di origine ispanica in un evento sponsorizzato dal governatore della Florida, Jeb Bush, fratello, cattolico, del presidente in carica, protestante, e dalla moglie Columba.

Campione d’incassi negli Stati Uniti, vincitore del Premio del Pubblico al Toronto Film Festival e di un numero grande di altri riconoscimenti, in Italia ha ricevuto il 2 marzo 2010 il Premio europeo per la vita “Madre Teresa di Calcutta” assegnato dal Movimento per la Vita italiano. Consegnato, dopo una proiezione in anteprima per la Camera dei deputati, da Gianfranco Fini e da Pierferdinando Casini, presidente in carica ed ex presidente di Montecitorio.